Qual’è la Migliore Pista Slot ?
Guida all’Acquisto della Pista Elettrica – Parte I
Con l’arrivo dell’inverno, del Natale e del periodo dei regali una delle tipiche domande che mi viene rivolta da chi è interessato ad acquistare una pista slot è quale sia la migliore marca di pista.
Chiarisco subito che a mio avviso non esite in assoluto la migliore pista elettrica, anche se altri giurerebbero che la X marca sia superiore alle altre.
Per un ‘giusto’ acquisto vanno semmai presi in considerazione diversi fattori.
Scala
In commercio esistono confezioni di pista slot, e relative macchinine, di almeno quattro diverse scale: 1:64, 1:43, 1:32 e 1:24, la prima è la più piccola, l’ultima quella più grande.
Le prime due (1:64 e 1:43) sono tipicamente le piste ‘da supermercato’, molto economiche, un giocattolo – spesso di scarsa qualità – destinato ai più piccoli. Personalmente le sconsiglio per la difficoltà, nella migliore delle ipotesi, di reperire sia le parti di ricambio per le macchine, sia gli elementi (i binari) della pista elettrica. Ogni tanto ricevo infatti telefonate di genitori che hanno acquistato qualche mese prima questo tipo di pista per i loro figli e che vorrebbero sostituire la macchinina che inevitabilmente prima o poi si è rotta, oppure perchè vogliono ampliare il tracciato originario: con rammarico scoprono che questo è in linea di massima impossibile.
Ormai da decenni lo standard per le piste elettriche di plastica è la scala 1:32, prima con la Scalextric e l’italiana Policar – Polistil e più recentemente con la Ninco e la Scx. Tutte queste se paragonate alle precedenti, sono di pregevole fattura, il che vale anche per la pista Carrera.
Per la Carrera, intesa come Carrera Evolution, va fatto però un discorso a parte: è una pista elettrica in scala 1:24 per auto in scala 1:24 e 1:32.
Vedremo in dettaglio le caratteristiche di queste marche di pista slot in un prossimo articolo.
Budget
Una prima considerazione da fare è di acquistare la confezione di pista più grande ed accessoriata che ci si possa permettere. Per ragioni commerciali e di marketing le varie ditte ‘offrono’ le piste complete ad un prezzo decisamente inferiore – anche ben oltre al 50 per cento – rispetto alla somma dei singoli elementi contenuti nella confezione stessa.
Prendiamo ad esempio una pista Scalextric dalla classica forma ad otto, nello specifico il ‘Set Pista Fiat Cinquecento’ codice C1229. La confezione completa delle due macchine, del trasformatore, dei pulsanti ed ovviamente degli elementi di pista per uno sviluppo di circa 530cm, costa 79 euro. Se comprassimo separatamente il contenuto della confezione, il costo totale salirebbe a più di 200 euro.
Anche cambiando marca il risultato è sempre lo stesso: consideriamo la ‘Pista GT Rivals’ della Ninco, codice 20152 con uno sviluppo di quasi 8 metri. Il costo su internet è di circa 220 euro (il prezzo pieno di listino sarebbe di 250 euro). Anche in questo caso il valore complessivo del contenuto è decisamente maggiore, per un totale di circa 360 euro.
Reperibilità
Prima di quanto pensiate avrete l’irresistibile voglia – spazio permettendo – di ampliare e modificare il vostra tracciato. Se avevate acquistato una pista elettrica di facile reperibilità come Ninco, Scalextric, Scx o Carrera, a questo punto non avrete problemi e non vi resterà che l’imbarazzo della scelta di quali elementi di pista ordinare.
Se invece avevate ritirato fuori da qualche vecchio scatolone la cara Polistil l’unica speranza può essere eBay: di fatto però negli ultimi anni le curve esterne sono diventate introvabili.
Pista Fissa o Mobile
Prima di acquistare la vostra pista elettrica considerate anche se avete la possibilità o meno di lasciarla montata.
In particolare come vedremo nei prossimi articoli ci sono piste più adatte di altre al ‘monta e smonta’, quelle meno rigide e con attacchi più resistenti, e per contro marche di pista elettrica realizzate con una plastica meno flessibile e con un sistema di connessione più ‘delicato’. La soluzione ideale in quest’ultimo caso – nuovamente spazio permettendo – è di montare e lasciare la pista su un pannello dedicato.
Compatibilità tra Analogico e Digitale
L’eventuale conversione della pista elettrica tradizionale (analogica) in digitale è possibile e piuttosto facile nel caso di Ninco, Scalextric e Carrera. Queste marche hanno infatti mantenuto ognuna il loro standard, più esattamente hanno realizzato elementi di pista aggiuntivi, quelli del cambio corsia per permettere i sorpassi.
Al contrario la Scx ha rifatto gli stampi: non è possibile passare dal sistema analogico a quello digitale perchè i ‘binari’ sono di dimensioni diverse. Unica soluzione (prodotto dalla Ninco con codice 10110) è l’adattatore Ninco-Scx che vi consente in tal modo di utilizzare il digitale della Ninco sulla pista tradizionale della Scx.
Tipo di Fondo
Come vedremo nel successico articolo anche il tipo di tracciato e di fondo – stradale, rally, raid – che volete realizzare può incidere sulla marca di pista elettrica più adatta da comprare…