Definizione e Storia dello Slot

Lo ‘Slot’ è il termine con il quale si definisce in gergo l’hobby delle Slot cars.
Come suggerisce Wikipedia questa espressione inglese identifica il particolare tipo di modellino da utilizzare sulle piste elettriche.

I primi esempi di autopiste e relativi modellini elettrici risalgono al secondo decennio del XX secolo e vennero presentati da un’azienda statunitense specializzata nel modellismo ferroviario, la Lionel Corporation.

Due modellini Scalextric degli anni cinquantaLa vera diffusione del fenomeno si ebbe però nel secondo dopoguerra, soprattutto in Inghilterra dove, dal 1957, cominciò ad affermarsi un’azienda in particolare, la Scalextric.
Per gli italiani invece la pista per antonomasia è sempre stata la Polistil (originariamente denominata Policar, marchio commerciale della Politoys).

Dopo il successo mondiale dei grandi centri pubblici negli anni sessanta e la successiva repentina crisi, l’hobby si trasferisce all’ambito domestico con il grande successo commerciale delle autopiste giocattolo avvenuto negli anni settanta. La straordinaria espandibilità, antesignana della moderna tecnologia modulare, catapulta un gioco per bambini anche nel mondo dei grandi.

Negli anni ottanta, almeno in Italia, il movimento slottistico segue la crisi commerciale della casa madre, ma l’attività artigianale e modellistica si evolve inarrestabile, con scarsi risultati in termini di popolarità, ma con sorprendenti quanto inaspettate evoluzioni tecniche.

Dalla seconda metà degli anni novanta, grazie anche all’ingresso nel settore di molteplici nuove piccole aziende spagnole (fra le altre Fly Carmodel, Ninco, Scx), l’attività commerciale lentamente riprende con incrementi a ritmo incoraggiante.

Sin dai primi anni duemila nuovi marchi italiani (Mb Slot, Nsr, Slot.it) si impongono sul mercato internazionale, prima come produttori di ricambi universali, poi come produttori di automodelli propri e pulsanti.

Fonte: Wikipedia – Autore: Domenico Martinez

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